Per la prima volta due trapianti avvenuti in cross-over tra Portogallo e Italia. I due Paesi hanno effettuato uno scambio di reni da donatori viventi per realizzare due distinti trapianti. A partecipare alla doppia donazione incrociata, avvenuta il mese scorso, sono stati il Centro Hospitalar e Universitàrio di Porto e l’Ospedale San Bortolo di Vicenza. La paziente vicentina aveva la disponibilità di un donatore familiare, un uomo 53enne, con il quale purtroppo non c’era compatibilità. Grazie al programma di trapianti cross-over internazionali (KEP. SAT) è stata individuata a Porto una coppia con la quale c’era compatibilità reciproca.
Due sale operatorie sincronizzate a 2.000 km di distanza
L’intera operazione è riuscita solo grazie ad un complesso lavoro di pianificazione. Dagli interventi alla logistica. Tutto coordinato dal Centro Nazionale Trapianti, dal Centro regionale trapianti Regione Veneto e dalle istituzioni portoghesi. Il prelievo degli organi avviene nei due centri simultaneamente, nella mattinata del 20 luglio. L’orologio segna le 8:45. Chiama il chirurgo dall’Italia: “Start”.
Mentre alla paziente italiana è stato trapiantato il rene donato da una donna di 36 anni portoghese, il rene del donatore italiano è stato prelevato a Vicenza e trapiantato a Porto in un uomo di 41 anni. Il rene portoghese è partito da Porto verso le 10.50 per giungere alle 14.10 all’aeroporto di Treviso a bordo di un Falcon 50 della Esquadra 504 – “Linces”. La Croce Verde di Vicenza ha poi immediatamente trasportato l’organo al San Bortolo dove è subito iniziato il trapianto. Il Falcon è invece rivolato a Porto arrivando alle 16.55 per consegnare ai medici portoghesi il rene italiano. Via la corsa in sala operatoria. Entrambi gli interventi sono riusciti e tutti i riceventi e i donatori sono tornati a casa in ottime condizioni.
Il KEP-SAT (Kidney Exchange Program – South Transplant Alliance), è il programma di trapianti cross-over internazionali che unisce Italia, Spagna e Portogallo. «Con l’intervento di Vicenza sono già 82 i trapianti di rene effettuati in Italia negli ultimi anni grazie agli scambi cross-over tra coppie incompatibili, sia grazie a scambi nazionali che internazionali – spiega il direttore del Centro nazionale trapianti, Massimo Cardillo. Mentre quest’anno l’aeronautica Portoghese, con lo scambio a Treviso, ha già concluso 16 trasporti aerei di organi per i trapianti.