Nuovi chiarimenti sui limiti di reddito, sui depositi e su altre caratteristiche di chi può richiedere l’aiuto del Governo. Di seguito i requisiti per usufruire del sostegno all’affitto e ai mutui per la casa, se le regole del programma “Mais Habitação” saranno confermate, dopo il periodo di consultazione pubblica.
Le nuove regole chiariscono che solo le persone in difficoltà finanziaria, con redditi fino al 6° scaglione dell’IRS e con un tasso variabile sui mutui per la casa, potranno beneficiare degli aiuti di Stato. Chiunque soddisfi le seguenti condizioni potrà ottenere il sussidio da parte del Governo.
Requisiti per il sostegno ai mutui per la casa
- Possedere una casa permanente;
- Il mutuo contratto deve essere soggetto a un tasso variabile o a un tasso misto; quest’ultimo sarà preso in considerazione solo se è in vigore il tasso variabile (e non il tasso fisso);
- Il mutuo deve essere stato stipulato fino al 31 dicembre 2022;
- L’importo del debito rimanente deve essere inferiore a 200 mila euro;
- Possono accedere solo i cittadini che lo scorso anno rientravano nel 6° scaglione IRS (38.632 euro lordi) o chiunque possa dimostrare “che il suo reddito attuale rientra in uno scaglione IRS inferiore” dal 2021;
- Sono esclusi coloro che hanno azioni, piani di risparmio e pensionistici, certificati di risparmio o depositi per un valore di almeno 29.786,66 euro;
- Essere in regola con i pagamenti delle rate, e bisognerà dimostrare che c’è stato un “significativo peggioramento della taxa de esforço” o che la taxa de esforço è superiore al 36% del bilancio familiare;
- Tutti i contraenti del mutuo (in caso di più persone) devono soddisfare questi requisiti.
La taxa de esforço è un indicatore importante per le banche ed è fondamentale in quanto garantisce la capacità del cliente di pagare le rate mensili.
Chi sarà idoneo potrà ricevere fino a 720,65 euro all’anno. Questo sostegno durerà solo fino alla fine del 2023, in quanto la proposta del Governo prevede che il sussidio sia temporaneo e concesso solo per quest’anno.
È il cittadino stesso che deve recarsi in banca per presentare la richiesta, con i documenti che attestano le condizioni sopra elencate. La banca ha poi dieci giorni lavorativi per dare una risposta al cliente. Se il sostegno sarà approvato, al cittadino sarà vietato contrarre un altro prestito per tutta la durata del sussidio, come ad esempio un prestito personale o per l’acquisto di un auto.
Il Governo chiarisce inoltre, nella proposta, che questo diritto “scatta solo a partire dalla rata relativa ad aprile 2023”.
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Requisiti per il sostegno all’affitto
- Persone con una “taxa de esforço superiore al 35%”, con redditi per il 2022 fino al 6° scaglione dell’IRS (38.632 euro lordi);
- Il contratto deve essere stato firmato fino al 31 dicembre 2022;
- Il canone di locazione non può essere superiore a quello previsto dalle varie situazioni contemplate dal programma Porta 65.
Chi sarà idoneo potrà ricevere direttamente dallo Stato fino a 200 euro al mese, per un massimo di cinque anni.
Inoltre, il governo limiterà gli aumenti degli affitti al 2% nel 2023 per i contratti stipulati dopo il 1990. I contratti precedenti rimarranno congelati, ma i proprietari avranno diritto all’esenzione totale dal reddito da proprietà e dall’IMI.