La polemica tra ristoratori e consumatori per servizi (extra) sembra essere giunta anche in Portogallo, dopo l’aumento dei prezzi nei menu, ora compaiono nei conti le prime voci supplemento. Ad Albufeira si registra un controverso caso di “supplemento condivisione“. Lo segnala il giornale. Observator, secondo cui un cliente si sarebbe visto allungare il conto di 1,5 € per un piatto vuoto utile ad una condivisione.
E così, dopo i due euro per il taglio del toast in un bar del comasco, gli extra nella ristorazione arrivano anche in Portogallo. Non solo in Algarve. Una pasticceria a Loures, secondo lo stesso giornale, farebbe pagare 0,45 € per pressare un croissant. I gestori di quel locale sostengono che l’extra è destinato a compensare i costi aggiuntivi associati alla richiesta del cliente.
Sebbene molti considerino questi addebiti discutibili la difesa dei gestori non tarda ad arrivare: “l’aumento dei prezzi dell’energia è una delle voci più care nei costi di gestione”. Sul caso è intervenuto anche Associação da Hotelaria, Restauração e Similares de Portugal (AHRESP) chiarendo che questo tipo di servizi possono essere addebitati dagli esercenti.