Questo venerdì a Lisbona alcuni giovani attivisti climatici del gruppo Climáximo hanno ricoperto con della tintura rossa un’opera di Pablo Picasso esposta nel Centro Culturale di Belém. E’ successo intorno alle 12, in un momento in cui la sala era vuota. L’amministrazione del CCB ha confermato l’atto di protesta. Il quadro del 1929, “Femme dans un fauteuil (mètamorphose)”, fortunatamente non ha subito danni permanenti, in quanto era coperto da una protezione in acrilico. Gli ambientalisti sono ora sottoposti allo stato di fermo giudiziario.
“Gli attivisti denunciano la crisi climatica, una guerra consapevolmente dichiarata alle persone dai governi e dai grandi emettitori. L’opera, realizzata nel 1929 dall’artista andaluso, è ricoperta da un vetro protettivo quindi non è stata direttamente danneggiata. In precedenza faceva parte della collezione privata del miliardario Joe Berardo”, si legge nella dichiarazione rilasciata del gruppo attivista Climáximo.
Nelle ultime settimane a Lisbona gli attivisti climatici di Climáximo hanno organizzato quasi tutti i giorni azioni di protesta, anche bloccando il traffico nella capitale portoghese. Altri militanti del gruppo sono entrati pochi giorni fa in un campo da golf a Paço do Lumiar, a Lisbona, e hanno reso inutilizzabili le buche cementandole. Mentre lo scorso 26 settembre, durante una conferenza sulla transizione energetica, alcuni attivisti, sempre di Climáximo, avevano scagliato vernice verde sul ministro dell’Ambiente, Duarte Cordeiro.