Heineken, colosso olandese della birra, presente con siti produttivi anche in Portogallo (è suo il marchio Sagres) è da sempre protagonista di iniziative di Eco-sostenibilità. Con l’avvio della strategia “Drop the C” il gruppo mira ad una riduzione delle emissioni di anidride carbonica su scala globale. Entro il 2030 il 70% dell’energia necessaria alla produzione sarà fornita da fonti solari.
Per la produzione della birra sono necessarie grandi quantità di energia termica ed elettrica. E non può più essere accettato che questa energia sia prodotta principalmente dai combustibili fossili. Pertanto gli esperti sono convinti che tutti i processi termici necessari alla produzione della birra e alla lavorazione del malto, che richiedono temperature comprese tra i 25° e 105° C, possano essere realizzati efficacemente per mezzo di convenzionali pannelli solari termici piani e di collettori solari sottovuoto.
In quest’ottica il gruppo olandese produttore di birra ha infatti integrato i propri siti di Vialonga in Portogallo. Ad esempio, con ampie strutture per la produzione di energia solare attraverso una superficie di oltre 3150 pannelli fotovoltaici, con un investimento di 0,7 milioni di euro.
“Con tutti i buoni progressi compiuti nel ridurre le nostre emissioni di CO₂, ora è il momento giusto per porsi nuovi obiettivi. Quando visito i nostri birrifici, voglio vedere che stiamo producendo una vera energia verde”. Dichiara sul proprio sito internet Jean François Van Boxmeer, CEO di Heineken. “Oltre alla produzione, alla distribuzione e al raffreddamento, ora esamineremo anche da vicino il nostro impatto ambientale sul packaging, poiché rappresenta una parte significativa della nostra impronta sull’emissione di carbonio”.