L’imposta straordinaria sugli alojamento local (CEAL) previsto dal pacchetto abitativo del governo sta generando un’ondata di panico nel settore delle strutture ricettive locali. C’è già chi afferma che questa nuova tassa potrebbe essere la morte immediata degli AL, ancor prima del 2030, quando il Governo prevede una revisione delle licenze degli stabilimenti in attività, da parte delle autorità locali.
Non è chiaro ancora come verrà calcolata questa nuova tassa nelle aree in cui verrà applicata. Ma si teme che l’obiettivo sia quello di porre fine a questa attività attraverso la tassazione.
Imposta straordinaria Alojamento Local
L’aliquota applicabile alla base imponibile prevista dalla CEAL, è del 35%. Il presidente dell’Associação do Alojamento Local em Portugal (ALEP), Eduardo Miranda, osserva che le prime simulazioni della nuova imposta mostrano “valori perfettamente assurdi”, che possono raggiungere “importi annui di 3-4 mila euro per un monolocale o un bilocale, di 6-7 mila euro per un bilocale o un trilocale di 100m2, e cifre spropositate fino a 60-70 mila euro nel caso di ostelli e pensioni”. Questo non solo porterebbe alla chiusura, ma anche al fallimento degli operatori”.
La società di consulenza PwC afferma che per il momento è difficile fare simulazioni esatte su quanto dovranno pagare i proprietari e gli imprenditori degli alojamento local, poiché il CEAL risulta dall’applicazione di due coefficienti. Il coefficiente economico degli AL e il coefficiente di pressão urbanística, entrambi pubblicati annualmente attraverso il decreto del Ministro delle Finanze, quindi ad oggi non è possibile prevedere l’effetto. Spetterà ai Comuni definire le proprie aree di pressione urbana e decidere come utilizzare questo strumento.
Il progetto di legge del Governo afferma che il CEAL coinvolgerà gli immobili residenziali situati in aree di pressione urbana, adibiti ad alojamento local, e sarà riscosso il 31 dicembre di ogni anno.