Secondo la legge, è vietato discriminare i clienti in base all’età. Tuttavia, nel paese sono presenti diversi hotel che si definiscono “solo per adulti”. Un rapporto di ECO ha rivelato che numerose strutture non sono attrezzate per accogliere i bambini, mancando ad esempio di camere comunicanti, menù dedicati ai più piccoli, culle e letti aggiuntivi. Questo fatto finisce per allontanare le famiglie con minori. Neoturis ha evidenziato che, considerando l’evoluzione demografica attuale, con il matrimonio che avviene sempre più tardi e il numero di figli in diminuzione, questa potrebbe addirittura diventare una “tendenza in crescita” nel settore dell’ospitalità nazionale.
Neoturis ha inoltre segnalato casi di grandi hotel con diverse piscine, ma che riservano una piscina esclusivamente agli ospiti adulti, oppure di spa che hanno orari specifici solo per gli adulti.
L’Associazione alberghiera del Portogallo (AHP) difende questa strategia commerciale come un “posizionamento sul mercato” e un allineamento alle aspettative dei clienti. Secondo l’AHP, le strutture alberghiere possono scegliere di posizionarsi per il segmento di mercato che ritengono più appropriato, lasciando ai clienti la libertà di fare le proprie scelte.
Hotel ‘Solo per Adulti’: una Tendenza in Crescita nell’Industria dell’Ospitalità
Secondo il Decreto Legge 15/2014, che stabilisce il regime giuridico per l’installazione, il funzionamento e la gestione delle località turistiche, il loro accesso è libero. L’operatore o la persona responsabile dello sviluppo turistico può rifiutare l’accesso solo in caso di eventi speciali, come prenotazioni aziendali, o in situazioni di disturbo del funzionamento normale, ad esempio mancanza di rispetto o ubriachezza.
L’Associazione per la tutela dei consumatori, Deco, ha dichiarato a ECO che l’imperativo principale è la “libertà di scelta”. Deco sottolinea che, così come ci sono genitori che sono sconvolti dai luoghi in cui l’ingresso con i bambini non è consentito, ci sono anche altri che “ringraziano e scelgono l’opportunità di un fine settimana senza urla, minestroni volanti, capricci o salti in piscina”.
Deco ritiene inoltre che gli ospiti con bambini abbiano il diritto di essere informati e, poiché le opzioni senza restrizioni per i bambini sono più numerose di quelle che vietano loro l’accesso, i genitori hanno la libertà di scegliere tra spazi diversificati che non interferiscono con le opzioni offerte da chi opta per questo segmento al fine di sfuggire alla routine, al lavoro e allo stress.
Nonostante il fatto che il rifiuto dei bambini nelle strutture turistiche non abbia alcun supporto legale, l’associazione per la tutela dei consumatori sottolinea che le strutture possono definire le proprie politiche di ammissione, a condizione che siano pubblicizzate e conosciute dagli ospiti in anticipo.