L’edizione 2021 della Guida Michelin conferma sei ristoranti da una e due stelle per l’Algarve. Che si contraddistingue per la prima volta con un nuovo riconoscimento nella categoria “Bib Gourmand”. Per un ristorante, non c’è maggior riconoscimento dell’assegnazione di una prestigiosa stella Michelin. Beh, a parte il fatto di vedersene assegnare due, o tre, il massimo. Nell’edizione 2021 della rinomata guida Michelin, la regione dell’Algarve conta sei ristoranti: Ocean (Lagoa) e Vila Joya (Albufeira), premiati con due stelle; Bon Bon (Carvoeiro), Gusto di Heinz Beck (Almancil), Vista (Portimão) e Vistas (Vila Nova de Cacela), contraddistinti da una stella Michelin. La novità arriva con il premio “Bib Gourmand” attribuito al Check-in Faro, per l’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Il Bib Gourmand – nome che si rifà al bonario Omino Michelin, Bibendum, nonché mascotte ufficiale del Gruppo – è un apprezzato riconoscimento per locali informali in grado di proporre una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo a meno di 35€. A partire dal 1997, data del suo debutto in guida, questo pittogramma è diventato un affidabile ed amato faro per i clienti alla ricerca di una cucina di valore a buon prezzo.
João Fernandes, presidente del Turismo do Algarve accoglie i riconoscimenti della famosa guida. Affermando che “l’Algarve è sinonimo di buona gastronomia, per il modo unico in cui combina qualità, varietà, tradizione e creatività, e favorisce l’incorporazione di prodotti tipici di stagione. Il turismo gastronomico è uno dei nostri prodotti turistici strategici, su cui continueremo naturalmente a scommettere”.
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Ma cosa ci vuole di preciso per ottenere l’agognata stella Michelin? E qual è la differenza tra ristoranti che ne hanno una, due o tre?
Tutti gli ispettori della prestigiosa guida Michelin sono esperti di ristorazione e di ospitalità che visitano i ristoranti in forma anonima pagando i propri pasti, il che significa che proprietari, chef e camerieri non sanno mai quando vengono giudicati. I criteri seguiti dagli ispettori nella valutazione di un ristorante sono ben custoditi al segreto, ma Michelin dice che sono cinque:
- Qualità dei prodotti
- Padronanza dei sapori e delle tecniche di cucina
- La personalità dello chef nella sua cucina
- Rapporto qualità-prezzo
- Uniformità durante le varie visite
Michelin spiega che al momento di assegnare le stelle non tiene conto dell’arredamento, della disposizione dei tavoli o del servizio di un ristorante, il cui punteggio è segnalato con i meno noti coltelli e forchette – da uno (“piuttosto confortevole”) fino a cinque (“lusso tradizionale”).
Chiaramente, il riconoscimento più ammirato e ambito è la stella Michelin, la cui assegnazione può rilanciare le sorti di un ristorante più di qualsiasi altra cosa. Tuttavia, un ristorante non deve essere caro per vincere una stella Michelin. È risaputo che a Singapore puoi assaggiare il pasto stellato meno caro del mondo con pollo e riso della bancarella di strada Hawker Chan (appena ampliata a normale ristorante) spendendo appena 3 dollari di Singapore (1,90 euro).