Il cibo ha ormai un alto valore simbolico, perché incarna l’identità e promuove la distintività di un territorio, ma entrano in gioco anche valori etici e sociali dei consumatori.
Sono 21,8 milioni gli italiani che pagherebbero fino al 10% di più per un prodotto a filiera corta, quasi 5 milioni accettando un rincaro. I protagonisti di questa tendenza sono i giovani.
E in Portogallo?
Secondo un’indagine di Proteste del novembre del 2019, il 47% dei portoghesi prestano molta attenzione all’origine di un prodotto alimentare. E le motivazioni sono semplici: in primis quelle ambientali e poi quelle morali.
Come dicevamo emerge che i giovani sono in prima fila: perché quasi la metà (48,9%) dei cosiddetti Millennials pensa che il patrimonio enogastronomico incarna l’identità di un territorio e di una comunità, molto più di quello culturale, storico artistico. Lo dimostra in Italia – secondo la Coldiretti – il crescente numero di chef e cuochi prestigiosi che scelgono accuratamente gli ingredienti dei menu offerti valorizzando le produzioni locali, ma anche il boom dei cosiddetti agrichef che utilizzano solo materie prime del territorio.
Ma è possibile per tutti?
Certo perché le normative, sia italiane che portoghesi, sul commercio degli ortofrutticoli obbligano a indicare informazioni sul paese di origine, informazioni che devono essere ben visibili ai consumatori.
Il Portogallo in condizioni normali, ha la capacità di produrre il 79% della frutta e verdura per il mercato nazionale. Sale al 91% nel caso degli agrumi. Ma è conveniente acquistare prodotti nazionali rispetto a quelli importati? Sempre secondo l’indagine di Proteste del novembre 2019 le carote nazionali costavano 0,70 € /Kg mentre quelle importate costavano 1 € /Kg.
Quindi ovunque nei mercati, nei negozi di ortofrutta o nei supermercati se si è interessati bisogna chiedere l’origine del prodotto che si sta scegliendo. E se siamo interessati anche alla qualità del prodotto ricordiamoci che gli esperti consigliano sempre di prediligere frutta e verdura di stagione.