Il gruppo Enel investirà circa 600 milioni di euro per realizzare in Portogallo un innovativo hub energetico. Sarà in grado di ottimizzare la produzione di energia; integrando le fonti eolico e solare e sfruttando diversi sistemi di accumulo come batterie e idrogeno verde.
Endesa Generación Portugal, filiale portoghese dell’iberica Endesa; che a sua volta è parte del gruppo italiano Enel guidato da Francesco Starace; si è infatti aggiudicata il tender Pego Just Transition. Progetto finalizzato ad individuare il soggetto idoneo ad implementare la rinascita ‘green’ della centrale termoelettrica di Pego (a circa 150 Km da Lisbona); storicamente alimentata a carbone e chiusa a fine 2021.
In cosa consiste il progetto per lo stabilimento di Pego?
Endesa ha vinto la gara presentando un progetto che prevede l’installazione di 365 MWp (Mega Watt peak) di energia solare. Si uniranno ad altre 264 MW di energia eolica in regime di ibridazione; a cui verrà affiancato un impianto di accumulo a batteria da 168,6 MW. Il tutto consentirà di sfruttare al meglio la produzione rinnovabile. Così che da consentire l’immissione dell’energia immagazzinata nella Rete Elettrica di Servizio Pubblico (RESP). In modo più efficiente, riducendo le perdite di energia e ottimizzandone l’utilizzo. Inoltre, nel nuovo hub di Pago, Endesa installerà anche un elettrolizzatore da 500 kW. Questo entrerà in funzione quando necessario. Utilizzando le eccedenze di produzione di energia, non gestibili dal sistema di accumulo a batteria, per produrre idrogeno verde, che potrà a sua volta essere stoccato.
Una configurazione innovativa resa possibile – si legge nella nota di Endesa – dalla normativa portoghese, già molto avanzata in materia di ibridazione delle fonti e stoccaggio di energia elettrica. Questa consentirà di massimizzare lo sfruttamento delle rinnovabili ottenendo quasi 6.000 ore di produzione, superiori al funzionamento di qualsiasi centrale termica convenzionale.
Per questo progetto la controllata iberica del gruppo Enel investirà in Portogallo circa 600 milioni di euro, senza nessun contributo pubblico, fattore che testimonia – secondo la stessa Endesa – la sostenibilità economica dell’intera iniziativa.
Fonte: HydroNews