Quest’anno, Madeira è stata protagonista come una delle tre nuove zone che stanno seguendo il percorso di adozione del Bitcoin che El Salvador ha promosso nel 2021.
L’attuale presidente in carica di Madeira, Miguel Albuquerque, ha dichiarato che il Bitcoin non sarà soggetto all’imposta sulle plusvalenze personali. Anche se questo non differisce dalle regole del resto del Portogallo, una dichiarazione esplicita di sostegno al Bitcoin, alle imprese e alle transazioni in Bitcoin è un chiaro messaggio di Madeira: il Bitcoin e i Bitcoiners sono i benvenuti.
Il Presidente Albuquerque ha concluso il suo discorso con questa nota finale: “Continueremo a lavorare per il futuro… e per creare, a Madeira, un ambiente fantastico per il Bitcoin”.
Il Portogallo nel suo complesso è già una destinazione di emigrazione molto popolare per i Bitcoiners internazionali. In Portogallo infatti non c’è alcuna imposta sui guadagni in conto capitale sui Bitcoin – una differenza apprezzabile rispetto a molte giurisdizioni europee che, invece di accogliere le ricche comunità di Bitcoin, le tassano pesantemente, mandandole alla ricerca di luoghi migliori dove stabilirsi e investire.
Venduta casa a Braga per 3 Bitcoin senza bisogno di conversione in euro
Per la prima volta nel Paese, un appartamento a Braga, è stato venduto il 5 maggio scorso, per 3 BTC (circa 102.000 euro, cambio del giorno). Nella prima vendita immobiliare effettuata direttamente e interamente in bitcoin; come ha riferito l’agenzia di stampa locale Idealista.
L’impresa è stata possibile grazie alle nuove norme entrate in vigore il mese scorso, che stabiliscono le direttive su come i proprietari e gli agenti immobiliari possono vendere direttamente le proprietà in criptovaluta. Prima di queste regole, chi acquistava una casa con bitcoin in Portogallo doveva prima convertirli in euro al momento dell’acquisto per poter effettuare la transazione e ricevere l’atto di proprietà.
“Questo atto rappresenta una pietra miliare storica, il trasferimento di un bene digitale a un bene fisico – una casa – senza alcuna conversione in euro”; ha dichiarato la società immobiliare Zome che ha partecipato alla vendita insieme a un gruppo di avvocati ed altri partner.
Il Portogallo sta valutando la possibilità di applicare una tassa sulle plusvalenze alle criptovalute
Secondo l’agenzia di stampa portoghese ECO il governo sta pianificando l’introduzione di nuove norme sulle criptovalute. Il ministro delle Finanze, Fernando Medina, ha confermato la scorsa settimana che le criptovalute saranno soggette a tassazione nel prossimo futuro. Le autorità fiscali portoghesi stanno attualmente esaminando i casi di altri Paesi per elaborare un sistema per la regolamentazione.
“Diversi Paesi stanno costruendo i loro modelli in materia e noi costruiremo il nostro”, ha detto Medina.
Medina ha inoltre sottolineato che non ci possono essere “lacune che comportano guadagni legati alla transazione di asset che non sono tassati”. Attualmente, il Portogallo non considera le criptovalute come un asset e le tratta invece come una valuta; il che significa che mentre le aziende che forniscono servizi di criptovaluta sono tassate, le persone che investono in esse non lo sono. Medina ha suggerito che ciò è dovuto più a una lacuna nel sistema normativo che a un’effettiva progettazione. Dopo i commenti di Medina, anche il segretario di Stato per le questioni fiscali Mendonça Mendes ha ventilato l’idea di assoggettare le criptovalute all’IVA e all’imposta di bollo.
Il governo non ha ancora annunciato alcuna data specifica per l’introduzione di nuove norme. Ciononostante, la mancanza di una legislazione fiscale per le criptovalute ha reso il Portogallo un luogo popolare per i trader; tanto che alcuni lo hanno addirittura soprannominato “il paradiso dei bitcoin“.
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