La cosiddetta “Bitcoin Family“, si è trasferita in Portogallo, l’ultimo paradiso fiscale cripto d’Europa. Lo ha ufficialmente annunciato il papà sulla sua pagina Instagram, che conta ben oltre 32mila followers. Dopo aver “trascorso del tempo in 40 paesi”, Didi Taihuttu e la sua famiglia hanno scoperto che il Portogallo è “uno degli ultimi posti in Europa” con una tassazione dello 0% sulle rendite da Bitcoin &Co.
“So che i grandi Bitcoiners vivono già in Portogallo. Sono anonimi. Non sono come me là fuori, ma sono già qui. Spendono i loro soldi per acquistare case; spendono i loro Bitcoin per tutto.”
Una legge del 2016 dell’autorità fiscale portoghese ha stabilito infatti che, poiché le criptovalute non sono considerate valute; non avendo corso legale in Portogallo non sono, quindi, tassabili. Basti vedere i loro canali social per comprendere appieno la scelta. Quindi sole, mare, qualità di vita, buon cibo e niente tasse per la Bitcoin Family. Per Taihuttu, negli ultimi sei anni la community di Bitcoin è cresciuta a dismisura e in tanti si sono trasferiti nella terra di Cristiano Ronaldo.
Il canale di informazione americano CNBC, che spesso segue con collegamenti la Bitcoin Family, ha anche intervistato un altro Bitcoiner miliardario residente a Lagos, il quale afferma che ce ne sono almeno altri tre proprio come lui che già vivono in città, e altri 12 (per lo più del Regno Unito) che stanno per trasferirsi in Portogallo sfruttando i vantaggi fiscali sulle criptovalute.
L’adozione di Bitcoin da parte dei commercianti è davvero in marcia
Alcuni residenti portoghesi possono già pagare le bollette di energia elettrica in BTC, mentre la startup spagnola BitBase sta installando sempre più bancomat e negozi Bitcoin nelle principali città spagnole (prossimamente anche in Portogallo). Coinmap posiziona ad oggi 57 commercianti e rivenditori solo nell’area di Lisbona, che accettano Bitcoin.
Intanto i Taihuttu confidano alla CNBC che stanno attualmente acquistando immobili e valutando l’acquisto di diversi appezzamenti di terreno per costruire il proprio villaggio crypto, lungo la costa meridionale del paese, nell’Algarve.

Tiago Vasconcelos, il Bitcoiner dietro “Aceita Bitcoin” (un gruppo no-profit di appassionati di BTC), è stato ispirato dall’esperimento Bitcoin Beach di El Salvador. Ha affermato che spera che i commercianti raccolgano la sfida lanciata per sperimentare l’utilizzo di Bitcoin come opzione di pagamento per la prossima estate; aggiungendo che il Portogallo è “molto friendly” con i Bitcoin. Vasconcelos ha spiegato:
“Il Portogallo non sta tassando le criptovalute e questo potrebbe essere il momento migliore, soprattutto per le persone; per iniziare a conoscere e interagire con la tecnologia e familiarizzare con il miglior conto di risparmio che avranno mai”.
Taihuttu scherzando nella sua intervista, ha affermato che c’è un’opportunità per il Bitcoin di diventare moneta a corso legale in Portogallo: “È già considerata moneta in El Salvador, probabilmente lo sarà in Honduras e si spera, molto presto anche in Portogallo perché penso che il Portogallo abbia tutti gli ingredienti”.
Salve, è possibile avere maggiori informazioni sul progetto citato nell’articolo di costruzione ecovillaggio x Bitcoiners in Algarve? Una mail o un contatto a cui scrivere per approfondire? Vivo già in Algarve e sarei interessato ad una soluzione come quella prospettata nell’articolo ☺️🙏