Gli ambasciatori dell’Ue hanno dato il via libera ad una raccomandazione al Consiglio su un approccio coordinato alle restrizioni al libero movimento in risposta al Covid-19. Il provvedimento, frutto di una mediazione della presidenza di turno tedesca, è passato con il voto a maggioranza qualificata, con 6 Paesi contrari o astenuti. La proposta, che introduce criteri armonizzati per la definizione delle aree a rischio, secondo un semaforo a quattro colori, ora dovrebbe essere adottata ufficialmente al Consiglio Affari generali del 13 ottobre.
In un momento in cui il numero di casi di infezione da nuovo coronavirus in Europa sta aumentando notevolmente, il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha chiesto ai governi nazionali dell’UE informazioni chiare e tempestive prima di introdurre restrizioni alla circolazione.
Come proposto dall’esecutivo comunitario, i paesi dovrebbero applicare misure restrittive basate sul livello di rischio del paese emittente, dal rosso, all’arancio e al verde. Il che significa in quest’ultimo caso che non ci saranno restrizioni. E che, invece, i governi nazionali potranno chiedere che il cittadino venga sottoposto a tampone o messo in quarantena, in caso contrario.
È questo sistema di colori, con le dovute eccezioni, che il leader dell’esecutivo comunitario vuole ora vedere implementato nell’UE. Al fine di evitare il “mosaico di misure” di restrizioni individuali alla circolazione definite da ciascun paese, che si è verificato negli ultimi mesi. “In tutta l’UE, abbiamo codici di colore differenti, criteri diversi e regole diverse su test e quarantena”. Questo rende “difficile sapere dove viaggiare, quali le regole che si applicano quando arrivi a destinazione o torni a casa”, ha sottolineato il responsabile.
Queste mappe sono pubblicate dall’ECDC ogni giovedì. A sostegno della raccomandazione del Consiglio su un approccio coordinato alla restrizione della libera circolazione in risposta alla pandemia COVID-19.
Le mappe si basano su dati comunicati dagli Stati membri dell’UE al database del sistema europeo di sorveglianza (TESSy) entro le 23:59 di ogni martedì. Le aree sono contrassegnate nei seguenti colori:
- verde se il tasso di notifica di 14 giorni è inferiore a 25 casi su 100.000
- arancione se il tasso di notifica di 14 giorni è inferiore a 50 casi per 100.000
- rosso se il tasso di notifica di 14 giorni è di 50 casi per 100.000 o superiore
- grigio se le informazioni sono insufficienti
Re-open EU – uno sportello unico per viaggiare sicuri in Europa
Il 15 giugno 2020 la Commissione europea ha varato la piattaforma Re-open EU. La piattaforma era stata inizialmente istituita come una delle misure annunciate dalla Commissione nel pacchetto Turismo e trasporti per aiutare i viaggi e il turismo a riprendere in sicurezza nell’UE, nel rispetto delle necessarie precauzioni sanitarie.
A seguito dell’attuale situazione sanitaria e della recrudescenza del coronavirus, l’attenzione si è spostata maggiormente verso la presentazione di una panoramica per paese su:
- i dati epidemiologici
- le misure nazionali di sicurezza in relazione al coronavirus e ai viaggi, come i requisiti in materia di quarantena e test.
Le informazioni sono disponibili per tutti i paesi europei e per l’Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia e la Svizzera e sono aggiornate quotidianamente utilizzando dati verificati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e degli Stati membri.
La piattaforma, disponibile nelle 24 lingue ufficiali dell’UE, è facilmente accessibile seguendo il link Re-open EU: https://reopen.europa.eu/