Lo stato di emergenza sul territorio nazionale, dovuto alla pandemia da COVID-19, è cessato il 31 marzo 2022. Rimangono in vigore alcune misure di controllo e contenimento, nell’ambito di un graduale superamento della fase emergenziale.
Rientro dall’estero: misure per gli ingressi in Italia
Dal 1° giugno 2022 il Green Pass non è più necessario per l’ingresso in Italia dai Paesi dell’Unione Europea e da Stati Terzi. Scade, infatti, l’ordinanza del ministero della Salute che lo scorso 28 aprile aveva prolungato fino al 31 maggio l’obbligo della certificazione verde per l’ingresso in Italia, sia per i turisti che per gli italiani stessi. Il pass poteva essere ottenuto tramite vaccinazione, guarigione o tampone negativo.
Si tratta di una delle ultime limitazioni legate al Covid, dopo l’addio al Green Pass praticamente dappertutto dallo scorso primo maggio. Nella stessa data era stata eliminata anche la compilazione del Passenger Locator Form, il modulo utilizzato dalle autorità sanitarie per i viaggi.
Prima di partire, all’indirizzo infocovid.viaggiaresicuri.it si può verificare la normativa italiana in vigore in merito agli spostamenti da/per l’estero. Verifica con la tua compagnia aerea e con il tuo tour operator/agenzia di viaggi l’operatività del tuo volo, le possibilità di rimborso, le rotte alternative.
Si raccomanda di consultare sempre la Scheda del Paese di interesse su reopen.europa.eu per verificare eventuali restrizioni all’ingresso da parte delle Autorità locali. In caso di dubbi, per il rientro in Italia si raccomanda di contattare la Polizia di Frontiera, la Prefettura o l’Azienda Sanitaria competente per territorio. Per spostamenti dall’Italia all’estero, si raccomanda di consultare la Scheda Paese di interesse su ViaggiareSicuri. Prendere contatti anche con l’Ambasciata o il Consolato del Paese di interesse in Italia e di consultare il sito del Ministero degli Affari Esteri.
Esperienza di questi giorni …
sabato 12 ho viaggiato in moto da Faro/Portogallo a Cordova/Spagna dove ho cenato e dormito, domenica 13 sono arrivato al porto di Barcellona dove mi sono imbarcato sul traghetto per Genova, dopo aver compilato un questionario in cui dichiaravo che non avevo soggiornato nei paesi a rischio secondo un elenco ben preciso … il giorno seguente sono sbarcato a genova dove non ho subito alcun controllo (solo del passaporto) … il martedì mi sono recato presso la Asl di competenza per fare il tampone, mi hanno dato un numero di telefono da chiamare, ho descritto la mia situazione e dopo un a breve attesa, mi è stato detto che non devo fare il tampone – FINE
Ciao Arcangelo, grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza.
caro Arcangelo, prima di tutto ti saluto cordialmente. i controlli sanitari in Italia sono organizzati male. Per 2 volte sono stato in quarantena da viaggio e mai nessuno è venuto a controllare. Fare volontariamente un tampone è di solito un impresa. Qualcuno sa dirmi invece che succede se facciamo il percorso inverso dall’Itallia al Portogallo in auto? Segnalo inoltre per l’utilità di tutti che esistono dei buoni traghetti a costi neanche troppo elevati: Barcellona- Savona/Civitavecchia e viceversa (2 persone in cabina ed auto sui 169 euro a tratta con Grimaldi) o Barcellona – Genova/civitavecchia con grandi navi veloci ma costa di più. Segnalo anche che a Barcellona alla rotonda in uscita dal traghetto sono state segnalate diverse forature con offerta d’aiuto e furti. e non solo lì, quindi attenzione. esiste poi la possibiità di prolungare i traghetti di cui sopra fino a Tangeri med e di lì poi prendere un traghetto Balearia che in un ora e 30 al costo di un centinaio di euro per 2 persone ed auto vi porterà vicino a Gibilterra. ringrazio ancora Enrico Venti per la possibilità utilissima di scambiarci notizie. buonadomenica.
Ciao Aladino, ti ringraziamo per aver condiviso la tua esperienza. Continua a leggerci sulla nostra rubrica per aggiornamenti costanti >>> Coronavirus Portogallo, le ultime notizie.
Grazie
Ho viaggiato il 28 ottobre, dal Portogallo fino a Barcellona, dove mi sono imbarcato per Civitavecchia. Al terminal Grimaldi ho consegnato un modulo con il quale dichiaravo di non essere affetto da Covid-19, e l’auto dichiarazione in base all’ultimo DPCM. Mi hanno misurato la temperatura. All’arrivo nessun controllo
Sono arrivato il 29 ottobre a Civitavecchia. Oggi mi sono adoperato per fare il tampone, ma non c’è niente da fare. File interminabili presso i drive in, necessità di avere una prescrizione medica, spesso dematerializzata. Difficoltà anche per il vaccino antinfluenzale. Il. Consiglio é dinotovvedere direttamente in Portogallo
Secondo quello che si legge sull’ultimo DPCM il tampone non è previsto così come la quarantena Verificare all’Art. 6 punto 8) lettera c)
Devo rientrare in Italia, con la mia vettura, dal Portogallo dove ho la residenza, per raggiungere il mio domicilio .
Non ho idea degli adempimenti obbligatori che necessitano per il rientro soggiornando una notte in Spagna.
Qualcuno mi può aiutare ?
Ciao Angelo, ti invitiamo alla lettura del nostro articolo “Cittadini Italiani in rientro dall’estero: come funziona?”, dove ci sono anche i riferimenti a cui poter chiedere maggiori informazioni per situazioni particolari come la tua. Grazie e continua leggerci.
Salve, ho una situazione simile a quella che descrive Angelo nell’ultimo commento. Sono una cittadina italiana con residenza in portogallo e voglio viaggiare con la mia famiglia in auto dal Portogallo all’italia con l’idea di pernottare una notte in Spagna e poi imbarcarci da Barcellona per Civitavecchia o Genova. Ho letto il vostro articolo e tutti i siti consigliati e la mia situazione non è contemplata da nessuna parte. Voglio capire se dobbiamo fare i tamponi o no perché per 4 persone sono una bella spesa e una bella rottura per i bambini e in più viaggiando in macchina con bambini si fa fatica a rispettare le 72 o addirittura 48 (impossibile) ore richieste x entrare in italia. Spero che qualcuno mi possa aiutare, per viaggiare questa estate devo organizzare ora, ma la situazione è davvero confusa. Grazie
Ciao Francesca, al momento sul sito del ministero degli esteri sia il Portogallo che la Spagna rientrano tra quei paesi che rendono obbligatorio il tampone negativo eseguito 48 ore prima di entrare in territorio italiano.
https://www.esteri.it/mae/resource/doc/2021/04/restrizioni_llingressoin_talia-1904-rev.pdf
Potresti informarti su dove eseguire il tampone a Barcellona e farlo lì in modo da essere nelle 48 ore.
Ai fini dell’ingresso nel territorio nazionale italiano, i bambini di età inferiore ai due anni sono esentati
dall’effettuazione del test molecolare o antigenico.
Qualora da qui al giorno del tuo rientro in Italia i paesi di Spagna e/o Portogallo vengono classificati tra
quelli con basso rischio epidemiologico, avresti la fortuna di rientrare nel territorio italiano esente dal tampone. Buona fortuna.
sono un italiano residente non abituale in portogallo, a meta mese di luglio 2021 vorrei tornare in italia per il periodo estivo. Ho fatto le due dosi di vaccino in portogallo, per avere la green pass a chi devo rivolgermi? E oltre al green pass per andare in italia serve altro?
Grazie
Ciao Saverio ti invitiamo a vedere questo video che abbiamo realizzato per aiutarti nella richiesta del green-pass in Portogallo.
Come Ottenere il Certificato Covid Digitale in Portogallo
Buongiorno, sono una cittadina italiana e sono in Portogallo in vacanza. Ho il green pass digitale ed ho completato l’intero ciclo di vaccinazione, seconda dose inclusa da più di 14 gg, ho compilato il PLF per il rientro in Italia in data 14 Agosto. Devo anche sottopormi al tampone antigenico 48h prima del rientro in Italia?
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