Gli spazi culturali Arroz Estúdios, Casa Independente, Sirigaita e Sociedade Musical Ordem e Progresso (SMOP) a Lisbona rischiano a breve di chiudere. Un duro colpo al cuore culturale di Lisbona. E’ arrivato come un fulmine a ciel sereno l’avviso di sfratto. Il grido d’allarme è corale: “non ci sono alternative, perché affittare è impossibile e comprare costa milioni”.
Con l’aumento degli affitti e dei prezzi degli immobili, i residenti e le associazioni sono oggi costretti a trasferirsi fuori città o a chiudere definitivamente. È quanto è già accaduto al Grupo Excursionista e Recreativo Os Amigos do Minho, in Rua do Benformoso, e allo Sport Club do Intendente, in Largo do Intendente, circa cinque anni fa. Quest’anno invece è toccato al Crew Hassan, nella zona di Anjos.
La Storia di Casa Indipendente

Casa Independente ha aperto 11 anni fa in Largo do Intendente, in un periodo in cui era una “zona proibita, pericolosa, con tutto il peso sociale che, purtroppo, ora sta tornando”, ha ricordato una delle socie, Patrícia Craveiro Lopes, in un’intervista alla Lusa.
Di recente, Patrícia e la sua socia, Inês Valdez, hanno saputo che l’edificio che ospita la loro attività sarebbe stato messo in vendita e che, di conseguenza, il loro attuale contratto d’affitto non verrà rinnovato. “Dovremo andarcene tra circa due anni. Stiamo cercando uno spazio, ma è molto, molto complicato. Affittare è impossibile e comprare costa milioni”, si lamenta. Dalla sua apertura, Casa Independente è un luogo di ritrovo, tra cultura e arte, che ha contribuito alla riqualifica del quartiere.
A Casa Independente, che non gode di alcun sostegno statale o comunale, la cultura viene pagata “con i bicchieri” venduti al bar. Nonostante ciò, si sono rivolti al Comune di Lisbona per cercare di trovare uno spazio alternativo. “Siamo in trattativa. Mi piacerebbe pensare che si risolva, ma non sono molto fiduciosa”, ha detto Patrícia. Si è già pensato di portare Casa Independente fuori Lisbona. Ma perdere uno dei suoi storici centri culturali lascia davvero l’amaro in bocca.
La Storia di Arroz Estúdios
“Arroz” è un’altro degli spazi culturali di Lisbona a rischio chiusura. Si tratta di un’associazione no-profit aperta dal 2019. Con un programma “dia a dia” con cinema all’aperto, concerti, jam live, eventi di musica elettronica, mercati e mostre. Molti artisti trovano spazio per i loro studi.

A “parlare attivamente” con le autorità locali – di Lisbona e di altre città vicine – sono anche i responsabili di Arroz Estúdios, uno spazio “nascosto” dietro un muro in Avenida Infante Dom Henrique. I locali sono stati venduti ed il proprietario ha già detto loro che hanno un massimo di sei mesi per andarsene. “Non abbiamo ancora uno spazio dove portare il progetto. Preferiremmo rimanere a Lisbona, ovviamente, ma forse dovremo trasferirlo in altre zone”, ha dichiarato alla Lusa Cátia Ciriaco, responsabile di Arroz Estúdios.
La Storia di Sirigaita
Anche Sirigaita, è un’associazione che ospita gruppi e progetti collettivi. Oltre a questo l’associazione porta avanti progetti legati all’ambiente come alle coltivazioni biologiche. Da alloggio ed inclusione sociale alle donne che fanno uso di droghe o lavorano per strada. Si trova a due passi da Casa Independente, in Rua dos Anjos. L’associazione, in cui tutti sono volontari, ha già ricevuto una lettera dal proprietario dell’edificio per liberare gli ambienti. Entro febbraio. I responsabili stanno “valutando di tutto”. “Quando le persone smettono di vivere in città, non è per scelta, ma perché non riescono a trovare [un posto dove vivere, ndr]”, ha detto alla Lusa Maria João Costa, membro di Sirigaita.
Come nel caso di Sirigaita, “molti spazi culturali a Lisbona sono ora a rischio a causa delle dinamiche di cambiamento urbano che tutti conoscono”, ha dichiarato Marco Allegra, anch’egli membro di Sirigaita. “I prezzi delle case sono aumentati enormemente. Il turismo porta molti soldi, ma nessuno si è preoccupato delle conseguenze che tutto questo avrebbe avuto sulla popolazione residente e sulle cose che piacciono alla popolazione residente. E credo che questo sia un problema molto grande della Lisbona di oggi”, ha detto.
La Storia di Sociedade Musical Ordem e Progresso (SMOP)

SMOP è un’organizzazione no-profit che “lavora per la comunità, non solo nello sport ma anche nella cultura”. Fondata nel 1898, si trova al secondo piano di un edificio vicino a Rua das Janelas Verdes. Al suo interno un’ampia sala per la musica. Nell’ultimo anno e mezzo, sono andati regolarmente in scena eventi legati al Sistema SMOP, che comprende teatro, concerti e letture di poesie.
Anche la Sociedade Musical Ordem e Progresso (SMOP) ha intenzione di resistere. “Questo spazio è stato acquistato circa un anno fa da un gruppo immobiliare. Ci vogliono sfrattare per farci un ostello”, ha detto alla Lusa il presidente della SMOP. In quella zona della città “c’erano diversi locali, ma oggi ce ne sono solo due o tre, quasi tutti chiusi a causa di questa politica di affitti”, ha lamentato Carlos Melo. Lasciare Lisbona è fuori questione: “Dobbiamo rimanere nel quartiere, perché i nostri ragazzi sono di questa comunità. La maggior parte di loro vive qui intorno”.