Gli ispettori dell’ASAE su mandato del Ministero dell’Economia hanno intensificato i controlli sui prezzi dei beni alimentari. In tre delle più grosse catene di iper e supermercati del paese, sono stati individuati alcuni prodotti di prima necessità con elevati margini di guadagno sulla vendita. In questa prima fase si stanno seguendo tre principali filoni d’indagine: il primo riguarda i margini di guadagno tra il prezzo di approvvigionamento e quello di vendita al consumatore. Il secondo riguarda le differenze di prezzo tra quello indicato sullo scaffale e quello che effettivamente passa in cassa. Mentre il terzo, che è più tecnico, riguarda le difformità di peso nei prodotti freschi imballati all’interno del supermercato.
Oggi si è tenuta una conferenza stampa convocata dal Ministro dell’Economia a seguito dei dati rilasciati dall’istituto di statica, che indicano un aumento del 21,1%, rispetto allo scorso anno, del costo del paniere. Al tavolo della conferenza stampa il Ministro dell’Economia e del Mare, António Costa Silva, il Segretario di Stato per il Turismo, il Commercio e i Servizi, Nuno Fazenda e l’Ispettore Generale dell’ASAE, Pedro Portugal Gaspar.
Il primo filone dell’ASAE sul controllo dei prezzi
Le indagini dell’ASAE mirano a scovare pratiche di profitto illegittimo, cioè di speculazione, “nei principali distributori del Paese”. Si confrontano i prezzi tra l’acquisto da parte del rivenditore e la vendita al consumatore. I primi dati dimostrano che i margini di profitto lordo si aggirano tra il 20% ed il 30% su prodotti come zucchero, olio di semi e le orate. Mentre sul tonno in scatola, l’olio d’oliva ed i cavoli tra il 30% ed il 40%. Si sale tra il 40% ed il 50% su prodotti come le uova, le arance, le carote ed alcuni tagli di carne di maiale. Nelle cipolle, il margine è superiore al 50%. Ora l’ASAE, partendo da questi dati, cercherà di ottenere “maggiori informazioni” per capire se si tratta o meno di speculazione. “Rispettiamo le aziende ma anche i diritti dei consumatori”, ha dichiarato il ministro António Costa Silva.
Il Ministro dell’Economia ha inoltre sottolineato che i dubbi insorti su eventuali speculazioni nella formazione dei prezzi, potranno essere fugati solo “quando ci si siederà tutti intorno allo stesso tavolo: ovvero con la produzione, l’industria e la distribuzione”. Per il ministro, “ognuno avrà la sua spiegazione, anche se non c’è il bisogno di avere molte spiegazioni, in quanto la verità è una sola ed deve essere oggettiva. E noi è questa verità che stiamo cercando. Noi siamo a favore dei fatti, dei numeri e le storielle le lasciamo a chi vuole raccontarle”.
Gli altri filoni dell’indagine dell’ASAE, controlli di conformità dei prezzi e del peso
In un’intervista all’Expresso l’ispettore generale dell’ASAE Pedro Portugal Gaspar dichiara che nel corso degli ultimi mesi sono state rilevate 51 irregolarità durante le indagini. Riguardano principalmente differenze di prezzo tra l’etichetta presente sullo scaffale e quello che poi passava in cassa. Così come il peso dei prodotti freschi impacchettati ai banconi. In un caso addirittura la differenza era del 17% essendo etichettato per 2 kg ma pesando effettivamente 1,65 kg. Le indagini stabiliranno ora se si tratta di casi di speculazione o di deficienze tecniche.