Antonio Paoletti, presidente di Confcommercio Trieste, Presidente della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura Venezia Giulia Trieste-Gorizia e Vicepresidente Vicario di Unioncamere. Vanta ruoli che lo hanno visto ai vertici di Uniontrasporti, Comitato Transpadana e nei board di realtà private e pubbliche della portualità e degli interporti. Incontriamo Antonio Paoletti nella sede del Patronato Enasco a Lisbona.
Presidente benvenuto a Lisbona, le piace il Portogallo?
Guardi ho visitato diverse volte il Portogallo sia la regione del nord che la città di Lisbona. Mi piace veramente stare qua. Anche mio figlio grande appassionato di paddle surf ama venire qua per le meravigliose spiagge e la potenza del mare. I prossimi viaggi saranno per scoprire meglio l’Algarve che mi dicono essere spettacolare.
Antonio Paoletti è vicepresidente nazionale del Patronato 50&Più Enasco, con delega piena da parte del presidente Carlo Sangalli a tutte le funzioni presidenziali previste dallo Statuto. Quale è il ruolo di un patronato all’estero?
Il ruolo di un patronato è un ruolo importante per i cittadini italiani che vivono all’estero, non sono solo gli anziani, oggi abbiamo anche i giovani. Quindi un patronato è un punto italiano, dove sentirsi a casa e trovare servizi importanti per la vita di tutti i giorni. Ne abbiamo parlato anche con l’ambasciatore. Il patronato può avere un ruolo turistico per portare i pensionati qui e i pensionati portoghesi in Italia. Un patronato ha il compito di organizzare anche eventi culturali. Tenga presente che qui ci sono 30.000 italiani dichiarati all’ambasciata che vanno oltre a quelli non dichiarati perché vivono da amici o parenti.
Ha parlato dei giovani che si trasferiscono in Portogallo, l’Italia potrebbe fare di più?
Guardi che in Italia, in questo momento, c’è molta richiesta di forza lavoro, in tutti i settori. Dall’industriale all’artigianale e al commercio. Gli scambi culturali hanno favorito la scoperta di differenti realtà per i giovani. Oggi un giovane fa un’esperienza all’estero, diciamo in un call center o in un’altra realtà lavorativa, perché assapora un senso di libertà che nel proprio territorio non potrebbe avere. La classe dirigente Italiana dovrebbe risolvere i gap della differenza di salario.
Mentre per i pensionati che scelgono di trasferirsi in Portogallo, spesso criticati dai media italiani?
Beh i pensionati fanno bene che Le devo dire… anche noi in Italia catturiamo i pensionati stranieri “benestanti”. I nostri pensionati vengono qua, perché come dicono alla televisione, le pensioni non sono tassate e il costo della vita in Portogallo, “era” minore dell’Italia. Per cui, bene fanno i Paesi a catturare quel tipo di nuovo abitante che genera ricchezza sul territorio.
Sono residente non abituale in Portogallo dal novembre 2021 ,ho fatto la dichiarazione IRS le scorso anno e mi stanno facendo pagare le imposte di tutto l anno ,2021 anche se ho fatto ricorso non riconoscono la doppia tassazione, cosa posso fare? Grazie attendo risposta
Buongiorno Domenica, ti ringraziamo per il tuo commento. In merito alla tua richiesta ti consigliamo di rivolgerti all’ufficio AIREP (Estrada de Benfica, 417
1500-078 LISBONA). In alternativa puoi contattarli tramite i seguenti canali:
Email: airep.pt@gmail.com
Telefono: +351 914145345