Il primo ministro portoghese, Antonio Costa martedì pomeriggio ha annunciato di essersi dimesso. Dopo i due incontri con il Presidente della Repubblica, il PM in diretta tv ha parlato alla nazione. Confermando così la notizia circolata sull’esistenza di un’indagine sulla corruzione che coinvolge lui e alcuni suoi collaboratori. I contorni dell’inchiesta non sono ancora chiarissimi. In un comunicato stampa la Corte Suprema di Giustizia portoghese spiega che l’indagine riguarda due miniere di litio nel nord del paese e una centrale a idrogeno nella città di Sines, situata 70 chilometri a sud di Lisbona. La procura generale sostiene che il Primo Ministro sarebbe intervenuto per sbloccare le procedure dei tre progetti, senza fornire ulteriori dettagli.
Antonio Costa, si è dimesso in diretta tv nazionale
“Ho la coscienza pulita”, ha detto Costa rivolgendosi alla nazione. “Tuttavia, ritengo che la dignità delle funzioni di Primo Ministro non siano compatibili con un sospetto di qualsiasi atto criminale”, ha evidenziato il premier durante la breve conferenza stampa in diretta TV. Al contempo ha aggiunto che in caso di elezioni anticipate non si candiderà alla carica di primo ministro. Costa è in carica dal 2015 ed al momento è anche segretario generale del Partito Socialista, che nel 2022 ha vinto le ultime elezioni parlamentari.
Arrestato il capo dello staff
Non è ancora chiaro se António Costa sia incriminato o solo indagato. Nelle scorse ore diverse persone a lui vicine erano state arrestate nel filone stessa inchiesta. La procura ha poi riferito che la polizia portoghese ha arrestato Vitor Escaria, durante blitz condotti in diversi edifici pubblici e altre proprietà. In manette anche un suo consigliere e confidente, Diogo Lacerda, il sindaco di Sines e altre tre persone: c’era, infatti, un rischio di fuga e di distruzione delle prove, secondo l’ufficio del procuratore.
I contorni dell’inchiesta non sono ancora chiarissimi. La Polizia Giudiziaria indaga su presunti illeciti, corruzione di funzionari eletti e illecite pressioni relative a concessioni di miniere di litio vicino al confine settentrionale tra il Portogallo e la Spagna. Oltre ad altri progetti per un impianto di idrogeno verde ed un centro dati nella città costiera meridionale di Sines.